TERAMO – «Non siamo evasori, ma metteteci in condizioni di pagare». Dopo l’appello degli imprenditori contro la Tares alle stelle, arriva adesso la protesta dei commercianti che ieri sera hanno incontrato il sindaco per chiedere un “patteggiamento” e ottenere condizioni che consentano ai pubblici esercizi di pagare le cartelle che in alcuni casi sfiorano i 10mila euro annui. La richiesta da parte degli esponenti di Confcommercio e di una nutrita rappresentanza di ristoratori e barman è stata quella di una rateizzazione dell’imposta riferita al 2013 senza dover pagare more, interessi o sanzioni ma anche di una riduzione nelle cartelle del prossimo anno. Con quale strumento? Secondo il vicepresidente di Confcomercio Giammarco Giovannelli, c’è bisogno di un percorso di consultazioni scadenzate tra il sindaco e l’amministrazione. Brucchi ha assicurato ai commercianti che potranno usufruire di piani di rateizzazione, cercando di evitare al massimo gli interessi, se non quelli imposti per legge. Per quel che riguarda la riduzione della tariffa il sindaco, dopo aver spiegato come funziona la Tares e di quante parti è composta, ha anche affermato che quest’anno verrà introdotta una nuova forma di tassazione, la Tari, puntualizzando che in tre anni la legge è cambiata tre volte, causando un caos normativo e difficoltà all’Ente nel pianificare anche degli interventi sulla possibile riduzione delle tariffe. Allo stesso tempo, Brucchi ha ammesso che nel 2013 ci sono stati degli aumenti: del 7-8% in base al Piano economico e finanziario della Team che, però, visti diversi fattori – tra cui, non trascurabile, quello della riduzione della quota di contribuenti dovuta alla chiusura di molte attività – si è arrivati al 10% e oltre. Brucchi ha dunque spiegato che l’introduzione di questa nuova tariffa, potrebbe portare ad una riduzione in quanto il Comune è intenzionato a non applicare i 30 centesimi per la parte fissa relativa ai servizi indivisibili (quest’anno era obbligatoria, perché i fondi andavano allo Stato). Il Sindaco ha poi ribadito che si lavora per cercare di ridurre i costi per lo smaltimento, ponendo fine al cosiddetto ‘turismo dei rifiuti’: il Comune ha ottenuto uno sconto di 7 euro a tonnellata sui rifiuti (adesso se ne pagano 130). Brucchi auspica una ripresa dell’impianto di Grasciano per il trattamento dell’umido, che consentirebbe un ulteriore risparmio sui 90 euro attuali. C’è poi il progetto dell’impianto sul modello Vedelago, che dovrebbe nascere entro fine anno e ridurre il secco da portare in discarica, perché il materiale verrebbe trattato dall’impianto stesso. Tutto questo dovrebbe comportare una riduzione, seppur sensibile, della tariffa. L’incontro si è concluso con la promessa, da parte del sindaco, di un nuovo incontro con i commercianti tra un mese circa, quando le regole per l’applicazione della Tari saranno più chiare e per stabilire le forme di riduzione che potranno essere applicate. All’incontro oltre al sindaco erano presenti il Presidente di Confcommercio Abruzzo Giandomenico Di Sante, il Presidente del Comitato Comunale di Teramo Osvaldo Di Teodoro, ed i due Vice Presidenti di Confcommercio Teramo, Dario Sfoglia e Giammarco Giovannelli, ed una nutrita rappresentanza dei commercianti e dei titolari di pubblici esercizi del territorio.
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